Il nuovo rapporto del World Happiness Report ratifica che un gruppo di paesi del nord Europa si contende lo scettrodi Marco ArezioParlare di felicità e di benessere psico-sociale potrebbe essere un po' azzardato in questi ultimi anni, visto la pandemia che abbiamo passato, la crisi energetica che ci ha colpiti, la guerra tra la Russia e l’Ucraina e le crescenti tensioni tra l’occidente e la Cina. Tutte queste difficoltà farebbero pensare che solo lavorare ad una classifica mondiale per catalogare i paesi, tra i più felici e i più infelici del mondo, potrebbe essere anche anacronistico e fuori luogo. In realtà, come la storia ci ha insegnato, il mondo va avanti nonostante il genere umano si sforzi, giorno e notte, di pensare come arrivare all’apocalisse, in quanto esiste un flusso di positività che non si esaurisce, che lavora, nonostante tutte le forze siano avverse, per cercare la felicità. E, probabilmente, partendo da queste irriducibili correnti positive, che il World Happiness Report 2023 ha redatto l’ultima classifica sulla felicità dei paesi del mondo. La raccolta dei dati è stata fatta sulla base di interviste in 137 paesi, coinvolgendo più di 100.000 persone, alle quali è stato chiesto di esprimere un punteggio da 1 a 10 in merito alla propria soddisfazione, rispetto ad alcuni parametri cardini, come il sostegno sociale, il reddito, la salute, la libertà, la generosità e l'assenza di corruzione. Ovviamente la felicità e la sua percezione sono parametri soggettivi, ma la miscelazione dei dati su un’utenza ampia e il confronto con i valori espressi gli anni precedenti alle medesime domande, ha dato ai ricercatori un quadro interessante. Nei paesi che sono rientrati all’interno dei primi 20 classificati si è potuto notare come la benevolenza, quel sentimento condiviso da molte popolazioni, che si traduce in azioni singole od espresse tramite il volontariato, nell’assistenza a vari livelli del prossimo, esprimendo l’attenzione ai bisogni degli altri, gratuitamente e senza scopi differenti che non siano quello di aiutare e sostenere chi ha bisogno, sia aumentata. Da qui si può cominciare ad intuire dalle interviste fatte, cosa possa essere per alcune persone la felicità, infatti, molti hanno identificato la felicità come la possibilità di poter contare sull’aiuto di qualcuno e, visto, che in alcuni paesi circa l’80% della popolazione dichiara che può contare su altre persone al bisogno, si può trarre alcune interessanti indicazioni dei gradi di felicità che compongono il paniere. In questa speciale classifica che, come abbiamo detto, comprende molti parametri, al primo posto troviamo, ancora una volta, la Finlandia, seguita da un gruppetto di paesi nordici come fa Danimarca e l’Islanda, poi Israele, per poi ricominciare con le latitudini nordiche, trovando la Svezia, la Norvegia, la Svizzera, il Lussemburgo e la Nuova Zelanda. Restando sempre al nord buoni progressi li ha fatti, per esempio la Lituania, che è entrata tra i primi venti in classifica, recuperando dal 52° posto, ma anche altri paesi baltici come l’Estonia e la Lettonia hanno avuto ottimi progressi. Parlando dei paesi in cui, più che esprimere un grado di felicità, si può parlare di paesi più infelici, troviamo al primo posto l’Afganistan dei talebani, seguito dal Libano, entrambi paesi dilaniati da guerre intestine e condizioni di vita molto difficili. Questa classifica ha rimarcato quanto la popolazione mondiale sia, comunque, resiliente, e che una buona parte della popolazione vive con animo aperto e lavora per migliorare la propria vita, adoperandosi per migliorare, in qualche modo, anche il contesto sociale in cui vive, nonostante le pandemie, le guerre, la corruzione e le disuguaglianze socio-economiche. I dati sono anche supportati dall’indice di disponibilità al volontariato in netto aumento in molti paesi presi in esame, e dall’aumento delle donazioni materiali che, nonostante l’incertezza del momento, non vede flessioni. Per parlare di numeri vediamo i paesi considerati dal World Happiness Report tra i più felici e tra i più infelici: La Top 20 dei paesi più felici del mondo 1. Finlandia 2. Danimarca 3. Islanda 4. Israele 5. Paesi Bassi 6. Svezia 7. Norvegia 8. Svizzera 9. Lussemburgo 10. Nuova Zelanda 11. Austria 12. Australia 13. Canada 14. Irlanda 15. Stati Uniti 16. Germania 17. Belgio 18. Repubblica Ceca 19. Regno Unito 20. Lituania La Top 20 dei paesi più infelici del mondo 1. Afghanistan 2. Lebanon 3. Sierra Leone 4. Zimbabwe 5. Congo 6. Botswana 7. Malawi 8. Comoros 9. Tanzania 10. Zambia 11. Madagascar 12. India 13. Liberia 14. Etiopia 15. Jordan 16. Togo 17. Egitto 18. Mali 19. Gambia 20. Bangladesh Categoria: Slow life - vita lenta - felicità
SCOPRI DI PIU'Total comunica al mercato di aver siglato un accordo per la fornitura di 500.000 tonnellate annue di gas naturale liquefatto (LNG) fino al 2026 con l'azienda ArcelorMittal Nippon Steel (AMNS) per le attività industriali in india. I'LNG verrà scaricato al terminal LNG di Dahej o Hazira, sulla costa occidentale dell'India.“Siamo lieti di collaborare con AMNS e di soddisfare la crescente domanda industriale di GNL in India, un Paese che mira a più che raddoppiare la quota di gas naturale nel suo mix energetico entro il 2030 rispetto ad oggi”, ha affermato Thomas Maurisse, Senior Vice President GNL al totale. "La fornitura di GNL contribuirà alla riduzione delle emissioni di carbonio di AMNS, in linea con l'ambizione di Total di offrire ai propri clienti prodotti energetici che emettono meno CO2 e di supportarli nelle proprie strategie a basse emissioni di carbonio".Vedi maggiori informazioni sull'operazione Total Accessori per il gas liquefatto LNG
SCOPRI DI PIU'La Forestazione Urbana Potrebbe Migliorare i Fenomeni Depressividi Marco ArezioFino al periodo antecedente alla rivoluzione industriale, che si può collocare in Inghilterra nella seconda metà del XVIII° secolo e, più ancora, nella seconda rivoluzione industriale alla fine del XIX° secolo, con l’arrivo delle scoperte chimiche, il rapporto che l’uomo aveva con la natura era di complicità e simbiosi.L’uomo sfruttava la terra per il proprio sostentamento ma non arrecava danni così gravi da non permettere all’ambiente di rigenerarsi in modo autonomo, creando un equilibrio tra le azioni antropiche e la consistenza naturale. Ai giorni nostri, di quel rapporto, è rimasto ben poco perché ben poco è rimasto dell’ambiente naturale e, l’uomo, si è abituato a vivere in ambienti che di naturale hanno davvero poco. Città cementificate, con poche aree verdi, dove non si vedono fiori, profumi e animali che ci potrebbero far ricordare da dove veniamo. Alcune città sono sempre più grandi e popolate, in cui la gente vive in agglomerati dormitori, nelle quali si cerca di sopravvivere attraverso delle opportunità di lavoro che in aree esterne non permettono di farlo. Ma anche nelle città definite ricche, del primo mondo, la ricchezza è divisa in modo del tutto “antisociale” creando gruppi di persone che sopravvive e altri che hanno avuto più fortuna o opportunità. La vita in questi ambiti, specialmente in quelli con una densità della popolazione maggiore e con redditi molto diseguali, crea tensioni, paure, angosce insicurezza che molte volte si traduce in forme piò o meno gravi di depressione. A Lipsia, in Germania, hanno studiato il fenomeno della depressione urbana in relazione alla presenza di verde, quindi della densità di piantumazione delle aree abitate. In uno studio, fatto su 9751 cittadini, si è cercato di capire se ci fosse un nesso tra la presenza degli alberi e la quantità di psicofarmaci utilizzati per la cura della depressione rispetto ad altre zone in cui la forestazione fosse assente o inferiore. Si è visto, incrociando le statistiche delle prescrizioni di ansiolitici e antidepressivi agli abitanti presi in considerazione, che la presenza di alberi ad alto fusto e del fogliame lungo le strade e a ridosso delle abitazioni, coincideva con un minore utilizzo in quell’area di farmaci per la salute mentale. Coincidenza? Può darsi, ma c’è un altro dato che potrebbe confutare questa tesi, infatti, controllando altri fattori di rischio per la salute mentale come la perdita del lavoro, problemi sessuali, di età di peso ed economici, si è visto che le aree con più o meno presenza di alberi non influenzavano questi fattori. Si è inoltre scoperto che le specie arboree differenti non giovavano in alcun modo al fenomeno, quindi non si poteva elevare una pianta migliore dell’altra a questo scopo. Ovviamente non è uno studio scientifico, anche perché molte persone depresse non assumono farmaci, quindi sfuggono alle statistiche, ma sicuramente dimostra che la vegetazione intensa nelle città e la presenza di uccelli, migliora l’umore degli abitanti. Ricordiamo poi che gli alberi in città riducono la calura che le costruzioni possono immagazzinare quando sono esposte al sole, aiutando a rendere l’ambiente più fresco, assorbono l’anidride carbonica nell’aria e riducono le polveri. Approfondisci l'argomento
SCOPRI DI PIU'Dalla Storia alla Pratica Attuale: Approfondimenti sui Materiali e Processi Tecnici del Riciclo delle Pellicoledi Marco ArezioLe pellicole radiografiche, fotografiche e cinematografiche hanno una storia ricca e affascinante, ma insieme a questa storia c'è anche un impatto ambientale significativo dovuto alla loro produzione e smaltimento. In questo articolo, esploreremo in modo approfondito i materiali che compongono queste pellicole e i processi tecnici utilizzati nel loro riciclo, con l'obiettivo di fornire una visione chiara e dettagliata delle sfide e delle opportunità legate alla gestione sostenibile di questi materiali. Storia delle PellicoleLe pellicole radiografiche, fotografiche e cinematografiche hanno una storia ricca e affascinante, che abbraccia ambiti diversi come l'arte, la medicina e l'intrattenimento.Le pellicole hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della fotografia e del cinema. Le prime pellicole fotografiche furono create alla metà del XIX secolo, aprendo la strada a una nuova era di registrazione delle immagini. Nel mondo del cinema, il primo film realizzato su pellicola fu "La sortie de l'usine Lumière à Lyon" dei fratelli Lumière nel 1895, seguito da altri capolavori come "Viaggio nella Luna" di Georges Méliès nel 1902. Utilizzo nel Mondo MedicoLe pellicole radiografiche hanno rivoluzionato anche il campo della medicina, consentendo di visualizzare l'interno del corpo umano in modo non invasivo. Le prime lastre radiografiche furono utilizzate da Wilhelm Conrad Roentgen nel 1895, quando scoprì i raggi X. La sua famosa immagine di una mano con un anello di moglie visualizzata su una lastra radiografica rimane un'icona nella storia della medicina. Composizione delle PellicoleLe pellicole radiografiche, fotografiche e cinematografiche sono generalmente costituite da una base di plastica (solitamente poliestere) rivestita con uno strato di emulsione sensibile alla luceQuesta emulsione contiene sostanze chimiche fotosensibili e, nelle pellicole fotografiche e cinematografiche, possono essere presenti anche coloranti e additivi per migliorare la qualità dell'immagine. Processo di RicicloIl riciclo delle pellicole è un processo complesso che richiede attrezzature e tecnologie specializzate. I passaggi principali includono: Raccolta e Separazione: Le pellicole usate vengono raccolte e separate da altri materiali. Rimozione della Base Plastica: La base di plastica viene separata dall'emulsione fotosensibile. Questo può essere fatto attraverso processi meccanici o chimici. Recupero dei Metalli Preziosi: Le pellicole contengono spesso metalli preziosi come l'argento, che possono essere recuperati attraverso processi di estrazione chimica. Trattamento delle Sostanze Chimiche: Le sostanze chimiche presenti nelle pellicole devono essere trattate in modo sicuro per evitare l'inquinamento dell'ambiente. Questo può includere processi di neutralizzazione o distruzione chimica. Materiali RiciclatiI materiali recuperati durante il processo di riciclo delle pellicole possono essere utilizzati per una varietà di scopi. La plastica può essere riciclata per produrre nuove pellicole o altri prodotti in plastica, mentre i metalli preziosi possono essere utilizzati nell'industria elettronica o della gioielleria. Produzione e Riciclo AttualiNonostante i benefici ambientali del riciclo delle pellicole, attualmente solo una piccola percentuale di queste viene effettivamente riciclata. Le sfide includono la mancanza di infrastrutture specializzate e la complessità dei materiali, che rendono il processo di riciclo costoso e complesso. ConclusioniIn conclusione, il riciclo delle pellicole radiografiche, fotografiche e cinematografiche è un passo importante verso la sostenibilità ambientale delle industrie che le producono. Tuttavia, sono necessari investimenti in ricerca e infrastrutture per migliorare i tassi di riciclo e promuovere pratiche più sostenibili. Con un impegno collettivo, possiamo ridurre l'impatto ambientale di queste pellicole e garantire un futuro più pulito per il nostro pianeta.
SCOPRI DI PIU'Sostenibilità e Arte nell'Artigianato: Come le Tecniche Ancestrali Incontrano l'Innovazione nelle Maioliche e nel Cotto di Marco ArezioL'artigianato riveste un ruolo cruciale nell'economia globale, combinando tradizione, innovazione e sostenibilità. La produzione di cotto fatto a mano e di maioliche da rivestimento rappresenta una tradizione millenaria, arricchita oggi dall'uso di materiali riciclati e tecniche innovative che rispettano l'ambiente. Questo articolo esplora le tecniche costruttive e decorative di questi manufatti, il ruolo dei materiali riciclati, i principali paesi produttori e i mercati di nicchia a livello globale. L'Argilla: Fondamento della Ceramica ArtigianaleL'argilla è il materiale fondamentale per la creazione di ceramiche, inclusa la storica arte delle maioliche. Questo materiale naturale gioca un ruolo cruciale non solo per le sue proprietà fisiche ma anche per la sua disponibilità e versatilità nel processo artistico e artigianale. Formazione dell'Argilla L'argilla si forma dalla lenta erosione delle rocce silicee della crosta terrestre, un processo che può durare milioni di anni. L'azione dell'acqua, del vento, e dei cambiamenti climatici scompone le rocce in particelle finissime, che vengono trasportate e depositate in luoghi come i letti dei fiumi, le valli e le pianure alluvionali. Queste particelle si mescolano con minerali, materia organica e acqua, formando vari tipi di argilla. La composizione specifica dell'argilla, che può includere diversi tipi di minerali come il caolino, l'illite e la montmorillonite, determina le sue caratteristiche e le sue applicazioni. Caratteristiche dell'Argilla L'argilla si distingue per diverse proprietà che la rendono ideale per la produzione di ceramiche:Plasticità: L'argilla è estremamente malleabile quando è umida, il che permette agli artigiani di modellarla in forme complesse. Questa plasticità, dovuta alla dimensione e alla forma delle particelle di argilla e alla presenza di acqua, facilita la creazione di oggetti d'arte e utensili.Durabilità post-cottura: Una volta essiccata e cotta a temperature elevate, l'argilla subisce una trasformazione fisica e chimica che la rende dura e resistente. Questa durabilità ha permesso alle ceramiche di svolgere un ruolo centrale nelle società umane per millenni, come contenitori, oggetti decorativi e materiali da costruzione.Varietà cromatica: La presenza di minerali diversi può influenzare il colore dell'argilla e, di conseguenza, delle ceramiche finite. La gamma di colori va dal bianco al rosso, dal grigio al nero, offrendo un ampio spettro creativo per gli artisti.Importanza nell'Artigianato Ceramico Nel contesto dell'artigianato ceramico, l'argilla non è solo un materiale da lavorare; è una tela vivente che porta con sé la storia geologica della Terra. Gli artigiani, attraverso la selezione dell'argilla e la manipolazione delle sue proprietà naturali, esprimono creatività e tradizione, creando opere che sono al tempo stesso funzionali, belle e ricche di significato culturale. Produzione del Cotto Fatto a Mano con Elementi Riciclati Il cotto, noto per la sua durabilità e bellezza naturale, è un materiale che da secoli viene utilizzato nella costruzione e nella decorazione di edifici. La produzione di cotto fatto a mano incorpora una consapevolezza ecologica attraverso l'utilizzo di elementi riciclati, che non solo riduce gli sprechi ma contribuisce anche a creare prodotti unici e ricchi di storia. Definizione e Caratteristiche Il cotto fatto a mano è prodotto utilizzando argilla naturale, che viene modellata, asciugata e poi cotta in forni. La caratteristica principale di questo processo è l'unicità di ogni pezzo, risultato della modellazione manuale e delle variazioni di cottura. Importanza del Riciclo Nel contesto della produzione artigianale, l'uso di elementi riciclati si traduce in un minor impatto ambientale e in una maggiore sostenibilità del processo produttivo. Materiali come vecchi cotti dismessi, frammenti di ceramiche e vetro possono essere triturati e integrati nell'argilla, conferendo caratteristiche uniche al prodotto finito. Processo di Produzione Selezione e Preparazione dei Materiali: L'argilla viene selezionata con cura e mescolata con materiali riciclati triturati. Formazione e Modellazione: Le tecniche tradizionali di modellazione a mano permettono di formare pezzi unici. Asciugatura: I pezzi modellati vengono asciugati lentamente per prevenire crepe e deformazioni. Cottura: La cottura avviene in forni tradizionali, spesso alimentati con legna, che conferiscono al cotto colori e texture caratteristici. Produzione Artigianale di Maioliche da Rivestimento Le maioliche rappresentano un'altra faccia dell'artigianato ceramico, distinte per le loro superfici smaltate e le vivaci decorazioni. La produzione artigianale di maioliche integra spesso scarti di produzione nel processo, rendendo ogni pezzo unico e sostenibile. Caratteristiche delle Maioliche Artigianali Le maioliche si distinguono per lo smalto lucido e le decorazioni che vanno da semplici motivi geometrici a complesse rappresentazioni figurative, applicate a mano con grande maestria. Tecniche di Smaltatura e Decorazione Preparazione degli Smalti: Gli smalti vengono preparati mescolando silicati con ossidi metallici per ottenere vari colori. Applicazione dello Smalto: Lo smalto viene applicato sulle superfici ceramica prima della cottura. Tecniche di Decorazione Manuale: Le decorazioni vengono applicate a mano, spesso con l'uso di stencil o a mano libera, prima dell'ultima cottura che fissa lo smalto. Tecniche Costruttive e Decorative La produzione di cotto e maioliche si basa su tecniche che hanno radici profonde nella storia, ma che si sono evolute nel tempo con l'introduzione di nuove tecnologie e materiali. Innovazione nelle Tecniche di Cottura: La transizione dai forni a legna ai forni elettrici ha permesso un controllo più preciso della temperatura, riducendo il rischio di pezzi difettosi e migliorando l'efficienza energetica. Ad esempio, i forni elettrici moderni possono ridurre il consumo energetico fino al 30% rispetto ai forni tradizionali. Tecnologie Digitali nella Decorazione: L'introduzione della stampa digitale ha rivoluzionato le tecniche di decorazione delle ceramiche, permettendo la riproduzione di disegni complessi con alta fedeltà e variabilità. Questa tecnologia ha aperto nuove possibilità di personalizzazione e ha ridotto i tempi di produzione. Maggiori Paesi Produttori e Mercati di Nicchia La produzione di ceramiche artigianali è un settore significativo in diversi paesi, ognuno dei quali contribuisce al mercato globale con le proprie tecniche tradizionali e innovazioni. Italia: Il distretto ceramico di Sassuolo, in Emilia-Romagna, rappresenta circa l'80% della produzione italiana di piastrelle e esporta in più di 140 paesi. Il settore ceramico italiano, compreso il cotto e le maioliche, impiega direttamente oltre 27.000 persone, dimostrando l'importanza economica di questa tradizione artigianale. Spagna: Il settore della ceramica in Spagna genera un fatturato annuale di circa 3 miliardi di euro, con una forte presenza sul mercato internazionale. Le esportazioni rappresentano più del 70% delle vendite, sottolineando la domanda globale per le uniche ceramiche spagnole. Marocco: L'industria ceramica artigianale marocchina è strettamente legata al turismo e alla domanda interna. Le esatte dimensioni economiche del settore sono difficili da quantificare a causa della sua natura frammentata, ma è riconosciuto come un importante motore di impiego e conservazione culturale. Sfide e Opportunità Il settore dell'artigianato ceramico affronta diverse sfide nel contesto globale, ma queste stesse sfide presentano opportunità uniche per i produttori artigianali. Sfide: La concorrenza con la produzione di massa e la standardizzazione rappresenta una delle maggiori sfide. Inoltre, l'incremento dei costi dei materiali e dell'energia incide sul margine di profitto degli artigiani. Ad esempio, l'aumento dei prezzi del gas naturale, essenziale per la cottura delle ceramiche, può incidere fino al 40% sui costi operativi. Opportunità: C'è una crescente domanda di prodotti unici e personalizzati, soprattutto in mercati di nicchia ad alto valore. L'interesse verso la sostenibilità e la provenienza etica dei prodotti offre agli artigiani l'opportunità di differenziarsi. Inoltre, l'uso di social media e piattaforme online apre nuovi canali di vendita e promozione, permettendo agli artigiani di raggiungere un pubblico globale. Queste analisi evidenziano come il settore della ceramica artigianale sia dinamico e in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato globale, preservando al contempo tecniche tradizionali e promuovendo l'innovazione
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